👍 Che sia il racconto delle esperienze più significative della tua vita...
👍 Che sia la visione racchiusa in quel tuo romanzo o in quella tua poesia rimasti troppo tempo nel cassetto...
👍 Che sia un tuo commento sul momento storico che stiamo vivendo in Italia...
👍 Che sia il tuo modo per trasmettere alle nuove generazioni i segreti di un mestiere o di un'arte...
👍 Che sia la tua dedica ad una persona speciale...
👍 Che sia il tuo appello alle istituzioni per migliorare la vita a Napoli...
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Gentile Redazione
Vi scrivo perché sono stata una “nonna civica” senza saperlo. Ho letto il Vostro articolo sulla proposta di far ritornare a Napoli i “nonni civici” e vi voglio raccontare la mia storia.
Ho un nipote che adesso ha 15 anni. Fino a tre anni fa, quando frequentava le scuole medie, tutti i giorni andavo io ad accompagnarlo la mattina e a riprenderlo alla fine delle lezioni. I genitori dicevano che oramai si era fatto grande ma io, mio nipote Diego, lo vedevo strano. Col padre e la madre non parlava ma con me sì. Un giorno mi sono fatta raccontare tutto e così alla fine mi ha detto che certi suoi compagni “malamente” lo prendevano in giro perché era un poco grassottello e molto studioso.
Mio nipote il nonno purtroppo non ce lo ha più, che Dio lo abbia in gloria. Però ha una nonna molto energica, che sono io, che per 40 anni è stata maestra elementare in una scuola della periferia di Napoli.
Allora da quel giorno ho cominciato a fare la “nonna civica”, mi mettevo sotto alla scuola e guai ai ragazzini che prendevano in giro mio nipote o altri suoi compagni buoni come lui.
E così, appena mi vedevano, quei ragazzi malamente non lo facevano più perché sapevano che io lo volevo dire al Preside.
Ci sarebbe bisogno a Napoli di tanti nonni civici per proteggere i ragazzi più fragili dalla violenza. Spero che la Vostra proposta sia accettata.
Nonna Maria Pia
Buongiorno, sono Pino, un pensionato di 73 anni, ho fatto tutta la vita l’artigiano nel centro storico del mio paese in provincia di Napoli. Ho letto sul vostro sito che molti pensionati italiani si stanno trasferendo in Tunisia, dove la vita costa meno e si vive bene perché c’è il mare e il clima è buono. E mi è venuta l’idea, io sono solo e in Tunisia forse troverei anche qualche lavoretto, nuovi amici e perfino una compagna, che mi manca tanto. Potete darmi qualche informazione su come si fa a trasferirsi in Tunisia? Grazie.
Pino
Buongiorno mi chiamo Maddalena. Ho visto che chiedete di raccontare la propria storia e vi voglio dire la mia.
Ho 78 anni e sono madre di tre figli grandi, maschi, tutti adulti, che vivono fuori Napoli, chi al Nord e chi proprio all’estero. Perciò da parecchi anni mi sono ritrovata sola perché con mio marito siamo divorziati da 30 anni, lui ha un’altra famiglia, e io a casa dei miei figli a vivere non ci voglio andare.
Sono stata molto abbattuta, i medici hanno detto “depressione”. Due anni fa, siccome nella mia vita io ho fatto sempre la sarta in casa, una signora che era venuta a abitare nel mio palazzo mi ha detto che una organizzazione di volontariato prendeva gratis chi voleva insegnare il mestiere ai giovani. Mi sono presentata e mi hanno detto che se volevo potevo insegnare a tre ragazze che venivano dall’Africa a usare la macchina da cucire.
Da allora vado due volte alla settimana a insegnare e le ragazze sono diventate degli angeli custodi che mi vengono anche a trovare a casa, mi fanno compagnia, prepariamo insieme da mangiare. Io non mi sento più sola.
Ve lo volevo dire perché forse ci sono tanti anziani che hanno perso le speranze, ma la speranza c’è sempre!
Maddalena