Una buona notizia per i tanti over 65 che in Italia sono rimasti soli, ancora efficienti e super attivi, ma senza più parenti o amici con cui condividere la vita. La senatrice Barbara Guidolin ha presentato un emendamento che istituisce il Fondo per la gestione della condivisione abitativa volontaria, uno strumento innovativo e concreto.
Il Fondo, collocato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prevede 100 milioni di euro l’anno per il triennio 2026-2028 destinati alla realizzazione e al sostegno di progetti di coabitazione solidale tra persone anziane.
Un modello di Silver Cohousing che risponde a quattro emergenze sociali ormai sotto gli occhi di tutti: la solitudine domestica crescente, le difficoltà economiche, la mancanza di soluzioni abitative dignitose,l’accesso complicato ai servizi socio-sanitari di prossimità.
La coabitazione avviene in un’unica unità immobiliare tra due o più persone over 65, in forma totalmente libera e volontaria, con spazi privati adeguati e aree comuni pensate per la socialità. I progetti potranno essere realizzati sia in immobili di proprietà di privati ultrasessantacinquenni sia in strutture dei Comuni.
Il Fondo serve a finanziare interventi di: adeguamento e manutenzione degli spazi, sostegno alla gestione della convivenza, iniziative normative e sperimentazioni territoriali.
I criteri operativi saranno definiti tramite DPCM, previa intesa in Conferenza Unificata, per garantire il massimo coinvolgimento dei territori.
Buone notizie per i tanti anziani che temono le sempre più frequenti aggressioni truffaldine di malintenzionati. Basti pensare che solo tra Napoli e provincia si sono registrati 274 casi da gennaio ad oggi, con 72 arresti e 35 denunce.
A luglio tre napoletani di età compresa fra i 26 e i 38 anni sono stati arrestati a Ponticelli per aver messo in atti numerose truffe agli anziani in tutta la regione, comprese le province di Avellino e Benevento. Sono almeno 36 i colpi accertati, per un bottino pari ad oltre 100mila euro.
I Carabinieri sono intervenuti nella base dei malviventi a Castello di Cisterna, dove li hanno arrestati e portati in carcere su ordine dal giudice per le indagini preliminari, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli.
La tecnica utilizzata dai tre era quella ormai considerata “standard”, cioé quella del finto familiare e del finto avvocato. Per attuarla si erano divisi i compiti: due facevano i telefonisti, il terzo era quello che materialmente prelevava denaro e monili dalle vittime. In pratica, anziani venivano convinti che un loro parente stretto - quasi sempre un figlio o un nipote - fosse stato arrestato e che per consentirgli di uscire di carcere servisse una cauzione. A quel punto venivano convinti a dare loro contanti e monili in oro, per poter "liberare" il familiare in difficoltà. Denaro, gioielli e oggetti preziosi recuperati dai carabinieri nel corso dell'operazione sono stati sequestrati e verranno restituiti ai legittimi proprietari.
Saranno i giardini della Mole Adriana di Roma, a Castel Sant’Angelo, la magnifica cornice della mostra dal titolo “ManiGreen”, che si terrà dal 12 ottobre al 2 novembre. L’evento è collegato al Giubileo del mondo educativo e si pone come strumento per promuovere il dialogo intergenerazionale. Sarà infatti una mostra d’arte a cielo aperto che, utilizzando abiti di riciclo, coinvolgerà oltre mille bambini delle scuole elementari e tantissimi ospiti delle case di riposo.
Patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, la mostra nasce dalla convinzione che l'arte, condivisa tra generazioni, può coltivare un futuro più consapevole, inclusivo e sostenibile.
Autentico pilastro della Mostra è la partecipazione di bambini e anziani: una nuova comunità, che si unisce per cercare di condividere esperienze e, soprattutto, il sapere del cuore.
Ma c’è un punto centrale, che merita assolutamente di essere evidenziato. Difatti il simbolo autentico di questa Mostra è l’installazione “Il Terzo Paradiso” dell’artista Michelangelo Pistoletto, candidato al Premio Nobel per la pace 2025.
Per favorire l’iniziativa, intanto, nella giornata di domenica 12 ottobre il pubblico potrà portare abiti usati e contribuire alla creazione dell’opera. L'idea è quella di trasformare i giardini della Mole Adriana in un segno di responsabilità condivisa: un'opera collettiva che trasforma il riciclo in creazione e la bellezza in responsabilità. L'arte diventa così strumento di pace e rinascita per l'umanità.
Nella foto l'installazione "Terzo Paradiso"