Le pagine della salute e del benessere
Gli over 65 sono, in Italia come in tutti i Paesi del mondo occidentale, la classe sociale che sta diventando predominante. Gli stili di vita degli anziani - o, come diciamo noi, dei "diversamente giovani" sono al centro delle industrie, della moda, della grande distribuzione. Una popolazione in pieno vigore, che ha ancora tanto da dare e da insegnare alla società.
Basti pensare che nel 2024 il 24,3% della popolazione italiana era costituito da anziani over 65, e si prevede che questa quota salirà al 34% entro il 2050.
Con 83,0 anni, l'aspettativa di vita del nostro Paese è tra le più alte dell'Unione Europea (UE). Gli uomini italiani tendono ad avere una durata di vita inferiore rispetto alle donne. Nel 2022, l'aspettativa di vita delle donne era di 85 anni, oltre quattro anni in più rispetto a quella degli uomini (80,9 anni).
Ecco perché in queste pagine noi vi aggiorneremo con tutte le novità ed i consigli utili per affrontare in piena forma, fisica e mentale, gli anni che stanno arrivando, con tante indicazioni per la prevenzione, gli aiuti di Stato e le cure all'avanguardia.
Tutti parlano di "microbiota". Dalle pubblicità in TV ai salotti televisivi, coltivare adeguatamente il nostro microbiota sembra la soluzione per un elisir di benessere e salute. Oggi arriva uno studio che ci spiega esattamente cosa mangiare per aiutare il nostro intestino a mantenere un mocrobiota sano e forte, in grado di proteggerci dalle malattie.
Secondo uno studio appena pubblicato dai ricercatori dell'Università di Tor Vergata, bastano quattro settimane di una dieta mediterranea, fatta a regola d'arte con cibi biologici, per cambiare in meglio il nostro microbiota.
Per prima cosa occorre preferire verdure e frutta di stagione ogni giorno, così da ottenere fibre e polifenoli che i batteri trasformano in SCFA. Per la dieta quotidiana vanno benissimo anche cereali integrali come pane e pasta integrali, farro, orzo, avena, riso integrale, perché queste fibre rinforzano i batteri buoni. Almeno 3 o 4 volte la settimana bisognerebbe consumare legumi come ceci, fagioli, lenticchie e piselli, mentre almeno 2-3 volte a settimana sarebbe bene consumare pesce azzurro. Bene anche i latticini fermentati, così come erbe, spezie, tè o caffè di qualità, ricchi di polifenoli amici del microbiota.
Almeno una volta al giorno dovremmo consumare piccole porzioni di frutta secca e semi. Ma il re della nostra dieta dovrà essere l'olio extravergine di oliva. Naturalmente, zero alcolici, merendine e cibi fritti. Ma questo lo sapevamo già...
«Longevità è uno dei sostantivi più utilizzati negli ultimi anni. Ma, paradossalmente, è anche uno dei temi più travolti da un’enorme quantità di notizie false e inaffidabili. Le cosiddette fake news hanno creato intorno alla longevità un immaginario distorto, che rischia di alimentare illusioni invece che consapevolezza. Da qui a pochi mesi intendiamo lavorare per definire delle linee guida condivise, capaci di sostenere un’informazione corretta, scientificamente fondata e accessibile a tutti». Lo ha dichiarato Vincenzo Mirone, docente di Urologia all’Università Pegaso e presidente Fondazione PRO, i due partner che hanno organizzato a Napoli un importante convegno sulle regole per una buona e sana longevità.
La necessità di offrire a questo tema, sempre più attuale, linee guida basate su scienza e medicina, è stata più volte ribadita da tutti gli esperti che hanno partecipato ai lavori. In particolare, nel corso della giornata, il confronto si è sviluppato attorno a tre temi principali – fake news, nutrizione e prevenzione – mettendo in luce come la longevità non sia il risultato di “pillole magiche” o formule miracolose, ma di scelte consapevoli e stili di vita equilibrati. È stato ribadito il valore della Dieta Mediterranea, dell’attività fisica regolare e del benessere cognitivo ed emotivo, sottolineando come la scienza offra oggi strumenti concreti per favorire un invecchiamento sano.
Gli esperti hanno evidenziato la necessità di rafforzare le strategie di prevenzione, i programmi di assistenza e i percorsi di cura, orientando la società verso una longevità realmente sostenibile. In questo contesto, l’innovazione emerge come un alleato strategico, in particolare l’Intelligenza Artificiale, leva decisiva per la salute pubblica e capace di trasformare i controlli occasionali in un monitoraggio continuo, predittivo e personalizzato.
Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Istituto dei tumori di Napoli e Rete Oncologica Campana: sono i tre soggetti strategici che hanno promosso il convegno "La Vaccinazione nel Paziente Oncologico". Durante i lavori è stato lanciato un appello: i pazienti oncologici campani devono vaccinarsi tutti e la Regione deve implementare le immunizzazioni anti Covid-19, anti-influenzale, anti-pneumococcica e anti Herpes Zoster.
L'incontro rientra nella campagna nazionale che prevede un tour di sensibilizzazione in 10 Regioni basato su incontri con oncologi medici, associazioni pazienti e altre figure del team multidisciplinare.
«Ogni anno in Campania i nuovi casi di tumore registrati sono oltre 35mila - ha dichiarato nel corso dei lavori Alfredo Budillon, direttore scientifico del Pascale - e i pazienti corrono rischi maggiori di contrarre patologie con complicanze talvolta pericolose». Ciò è dovuto ad una minore efficienza immunitaria provocata dalla malattia e dalle terapie. Anche l’influenza stagionale può esporre un malato oncologico a complicanze talvolta mortali, come la polmonite. «Le vaccinazioni - questo l'invito degli specialisti - sono quindi funzionali ai trattamenti anti-tumorali e devono essere somministrate tenendo conto delle condizioni di salute generali e del percorso di cura».
25 e 26 ottobre 2025, segnatevi queste date. Dalle 9:30 alle 18:00 in Piazza del Plebiscito screening medici gratuiti e consulenze sanitarie personalizzate, il tutto a favore dei cittadini fragili e anziani.
L’iniziativa, che è promossa dal Comune di Napoli, quest'anno prevede anche un'area veterinaria per i nostri amici a 4 zampe.
La due giorni nasce in collaborazione con Aziende Sanitarie Locali, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, AOU Federico II, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Luigi Vanvitelli, Aziende Ospedaliere, Ordini Professionali, nonché numerose Associazioni e Società Scientifiche, oltre alle diverse Municipalità. Lo scopo dell’evento, giunto ormai alla quarta edizione, è quello di contribuire ad aumentare la partecipazione ai Programmi di Screening, soprattutto per le persone più disagiate, e di promuovere l’importanza della diagnosi precoce.
26 settembre 2025
Il Governo ha confermato anche per il 2025 il Bonus Tiroide, il sostegno economico mensile erogato dall'INPS a chi soffre di patologie tiroidee invalidanti. Per ricevere il contributo occorre fare domanda all'Istituto di previdenza per essere sottoposti al visita medica. Qualora venga riconosciuta la patologia, essa avrà il valore di una vera e propria invalidità civile che, in quanto tale, darà diritto all'assegno mensile. Fra le malattie riconosciute vi sono il carcinoma tiroideo, il gozzo, l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo.
L'assegno varia da 286,01 euro, se l’invalidità è fra 74% e 99%, Sto arrivando fino a 520,29 euro per coloro che siano privi dunque di autonomia.
Vi è poi da tener presente il requisito del reddito: possono richiedere l'assegno solo i cittadini italiani con un reddito ISEE non superiore al valore che ogni anno l’INPS indica. Per il 2025, non deve essere superiore a 5.771,35 euro.
26 settembre 2025
La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone ha chiesto all’Inps un ripensamento sui requisiti richiesti per poter usufruire del bonus anziani. Lo rivela il quotidiano Il Messaggero.
Fra le ipotesi c'è quella di rivedere le modalità di calcolo dell’ISEE, ad esempio escludendo la prima casa. In questo modo sarebbero ben più numerosi i nuclei familiari che rientrerebbero nel limite dei 6mila euro all’anno. Altre modifiche riguarderebbero i criteri per rientrare fra i beneficiari del Bonus, che finora si sono rivelati troppo rigidi, tanto che il numero effettivo di persone che finora hanno usufruito del bonus (introdotto per il 2025 e il 2026) è risultato inferiore alle aspettative. In pratica, non si è raggiunto il limite massimo di 25mila beneficiari e non si sono spese tutte le risorse stanziate per la misura.
Ricordiamo che l bonus anziani è una prestazione economica introdotta nel 2024, esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, che viene erogata direttamente dall’Inps. Definita anche "Prestazione Universale", la prestazione è composta da un contributo di 850 euro al mese. Se riconosciuta, si aggiunge poi l’indennità di accompagnamento da 531,76 euro.